Francesco de Gregori - Pablo

**nuvolotta**

Pablo Ã¨ il titolo di una canzone di Francesco De Gregori inclusa nell'album Rimmel. Il pezzo affronta i temi dell'emigrazione e della sicurezza sul lavoro.
Trama [modifica]

In seguito alla perdita della sua latteria, Pablo ha lasciato in Spagna la famiglia per andare a fare il muratore all'estero. Ãˆ emigrato in Svizzera, dove incontra il coprotagonista italiano ("io", il narratore), che proviene da una famiglia contadina piena di bocche da sfamare. Pur dovendo superare qualche difficoltÃ linguistica, i due colleghi arrivati dalla Spagna e dall'Italia trovano finalmente il modo di comunicare e di iniziare in questo modo un'amicizia.

Il ritornello ricorda il collega Pablo che finisce per trovare la morte in un incidente, presumibilmente una caduta da un'impalcatura. Il testo accusa il datore di lavoro (il "padrone"), attribuendogli la piena responsabilitÃ della tragedia. La canzone si conclude con degli applausi diretti a Pablo, forse in occasione dell funerale.
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Una morbida nuvolotta.... di zucchero filato alla fragola e limone

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**nuvolotta**

Pablo - De Gregori
scritto il 17.01.2008
Mio padre seppellito un anno fa,
nessuno piu' a coltivar la vite,
e verde rame sulle sue poche, poche unghie,
e troppi figli da cullare.
E il treno io l'ho preso e ho fatto bene
spago sulla mia valigia non ce n'era
solo un po' d'amore la teneva insieme,
solo un po' di rancore la teneva insieme. [...]
Il collega spagnolo non sente non vede
ma parla del suo gallo da battaglia
e la latteria diventa terra
prima parlava strano e io non lo capivo
pero' il pane con lui lo dividevo
e il padrone non sembrava poi cattivo.
Hanno pagato Pablo, Pablo e' vivo.
Hanno pagato Pablo, Pablo e' vivo.
Hanno pagato Pablo, Pablo e' vivo.
Hanno pagato Pablo, Pablo e' vivo.
Con le mani io posso fare castelli,
costruire autostrade e parlare con Pablo,
lui conosce le donne e tradisce la moglie,
con le donne ed il vino e la
Svizzera verde.
E se un giorno e' caduto e' caduto per caso
pensando al suo gallo o alla
moglie ingrassata come la foto,
prima parlava strano e io non lo capivo
pero' il fumo con lui lo dividevo
e il padrone non sembrava poi cattivo.
Hanno ammazzato Pablo, Pablo e' vivo.
Hanno ammazzato Pablo, Pablo e' vivo.
Hanno ammazzato Pablo, Pablo e' vivo.
Hanno ammazzato Pablo, Pablo e' vivo.
Hanno ammazzato Pablo, Pablo e' vivo.
Hanno ammazzato Pablo, Pablo e' vivo.
vivo vivo vivo
Hanno ammazzato Pablo, Pablo e' vivo.
vivo vivo vivo
Hanno ammazzato Pablo, Pablo e' vivo.
Hanno ammazzato Pablo, Pablo e' vivo.
Hanno ammazzato Pablo, Pablo e' vivo.
Hanno ammazzato Pablo, Pablo e' vivo.
vivo vivo vivo
vivo vivo vivo
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Una morbida nuvolotta.... di zucchero filato alla fragola e limone

aius · no Sesso: Registrato: 18/12/19 19:01 Messaggi: 1

"Si sente che sono applausi finti, non avevo nessuna intenzione di farla sembrare registrata dal vivo: volevo semplicemente quel suono lÃ¬, come avrei potuto metterci che so, delle campane o un organo da chiesa. L'idea era quella di un messaggero a cavallo che arriva e dÃ questa notizia, che Pablo Ã¨ morto, ma Ã¨ vivo; e a quel punto parte l'applauso della gente. Non chiedermi il perchÃ©. PerÃ² l'idea era questa. Sentivo la necessitÃ di avere il suono degli applausi. Vennero fatti da tutti quelli che erano in studio in quel momento: musicisti, assistenti, gente che passava di lÃ ".